Gotham City è un cloaca rigurgitante criminalità: da un lato le solite infrazioni al codice della legge sono cosa di tutti i giorni, dall'altro è tenuta sotto scacco dalla violenza della gang dei Mutanti, capeggiata da un non meglio identificato leader, che ha l'obiettivo di sovvertire lo status quo cittadino e assassinare l'unica persona che sta cercando in qualche modo di tenere in ordine la città, ovvero il commissario Gordon.
Batman, il vigilante mascherato, è ormai solo un ricordo sbiadito.
Ritiratosi dalle scene da più di dieci anni, è divenuto, durante la sua assenza, un fantasma evocato di tanto in tanto, così effimero che molti credono che non sia mai esistito e ciò che si racconta di lui sia invenzione di qualcuno che ha intenzione di creare una nuova figura "mitologica".
Persino i media parlano di lui come un qualcosa che non sia mai esistito, utile solo ad alimentare inutili dibattiti televisivi tra persone che a malapena hanno idea di chi - o cosa - stiano discutendo.
La situazione, tuttavia, degenera velocemente: i Mutanti cominciano a dare il peggio di loro, e attraverso proclami bellicosi pronunciati dal loro misterioso leader, minacciano la fine e la distruzione di Gotham; il commissario Gordon sta per andare in pensione, senza sapere chi gli succederà e senza sapere se tutto il suo lavoro, in tanti anni di carriera, sia servito o sia stato del tutto inutile; Harvey Dent, conosciuto ai più come Due Facce, sta per tornare in libertà dopo quasi vent'anni di reclusione e, a detta dei suoi psichiatri, sembra essere l'esempio perfetto di un lavoro di recupero psicosociale ineccepibile.
Bruce Wayne non può più stare a guardare.
Il vero sè stesso, quell'animale scalpitante che cova e brucia sotto le ceneri di un prematuro addio non l'ha mai lasciato in pace. Gli scheletri del passato, i fallimenti, gli errori e le colpe non possono essere cancellate. Ma la sua è una crociata, una vera e propria guerra santa contro il crimine, che non ammette sconfitte, non ammette resa, non ammette invecchiamento, ma soprattutto, non ammette pietà verso coloro che infrangono la legge.
In un mondo dove USA e URSS sono all'apice della corsa agli armamenti, dove non esistono più Supereroi - eccetto un Superman costretto dalla potenza statunitense a eseguire gli ordini come fosse un semplice soldatino - e che è il riflesso "in grande" di quella che è Gotham City, Bruce Wayne deve farsi da parte, divenire di nuovo quello che è sempre stato e lasciare spazio al ritorno del Cavaliere Oscuro...
Il Batman definitivo.
Il capolavoro di Frank Miller.
Proviamo ad analizzarlo (brevemente) insieme, in questa piccola serie settimanale che consterà di 5 articoli.
Batman, il vigilante mascherato, è ormai solo un ricordo sbiadito.
Ritiratosi dalle scene da più di dieci anni, è divenuto, durante la sua assenza, un fantasma evocato di tanto in tanto, così effimero che molti credono che non sia mai esistito e ciò che si racconta di lui sia invenzione di qualcuno che ha intenzione di creare una nuova figura "mitologica".
Persino i media parlano di lui come un qualcosa che non sia mai esistito, utile solo ad alimentare inutili dibattiti televisivi tra persone che a malapena hanno idea di chi - o cosa - stiano discutendo.
La situazione, tuttavia, degenera velocemente: i Mutanti cominciano a dare il peggio di loro, e attraverso proclami bellicosi pronunciati dal loro misterioso leader, minacciano la fine e la distruzione di Gotham; il commissario Gordon sta per andare in pensione, senza sapere chi gli succederà e senza sapere se tutto il suo lavoro, in tanti anni di carriera, sia servito o sia stato del tutto inutile; Harvey Dent, conosciuto ai più come Due Facce, sta per tornare in libertà dopo quasi vent'anni di reclusione e, a detta dei suoi psichiatri, sembra essere l'esempio perfetto di un lavoro di recupero psicosociale ineccepibile.
Bruce Wayne non può più stare a guardare.
Il vero sè stesso, quell'animale scalpitante che cova e brucia sotto le ceneri di un prematuro addio non l'ha mai lasciato in pace. Gli scheletri del passato, i fallimenti, gli errori e le colpe non possono essere cancellate. Ma la sua è una crociata, una vera e propria guerra santa contro il crimine, che non ammette sconfitte, non ammette resa, non ammette invecchiamento, ma soprattutto, non ammette pietà verso coloro che infrangono la legge.
In un mondo dove USA e URSS sono all'apice della corsa agli armamenti, dove non esistono più Supereroi - eccetto un Superman costretto dalla potenza statunitense a eseguire gli ordini come fosse un semplice soldatino - e che è il riflesso "in grande" di quella che è Gotham City, Bruce Wayne deve farsi da parte, divenire di nuovo quello che è sempre stato e lasciare spazio al ritorno del Cavaliere Oscuro...
Il Batman definitivo.
Il capolavoro di Frank Miller.
Proviamo ad analizzarlo (brevemente) insieme, in questa piccola serie settimanale che consterà di 5 articoli.
ottimo inizio per la recensione di questo ottimo fumetto! lo farei leggere a tutti quelli che dicono che i fumetti sono lenti e non riescono a comunicare l'azione... aspettiamo le altre parti!
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