Mark Millar per me è sinonimo di qualità. Se a questo (ottimo) sceneggiatore viene affiancato uno dei migliori disegnatori in circolazione (John Romita jr), si avrà sicuramente un prodotto di caratura superiore.
E Kick Ass è effettivamente un prodotto eccellente sotto ogni punto di vista, a cominciare dallo spunto narrativo, che, quantunque possa sembrare banale e semplicistico, ha proprio nella sua semplicità quel punto di forza che rende la narrazione e la storia geniale.
Come mai, infatti, nel mondo reale nessuno ha mai provato a diventare un Supereroe?
E' quello che si chiede Dave Lizewski, il protagonista della graphic novel, un quattordicenne come tanti, un amante dei fumetti e dei serial tv, un mediocre studente, un ragazzo innamorato della più strafica della classe (che ovviamente non se lo fila).
Mosso da quell'interrogativo e dal bisogno di aiutare gli altri (ma soprattutto a causa di una potente combinazione di disperazione e solitudine), Dave decide di provare a diventare un Supereroe, il PRIMO supereroe. Indossa una maschera e un costume verde (una tuta da sub comprata su eBay) e portando con sè una mazza, va in cerca del "crimine".
Ma qui siamo nel mondo reale, e durante il suo primo "scontro" con alcuni writers notturni, finirà non solo accoltellato, ma anche investito da un'automobile. Una convalescenza di sei mesi non riuscirà a sviarlo dai suoi propositi supereroistici e così, non appena tornato in salute, Dave ritorna a vigilare, salvando un ragazzo da un'aggressione di più individui, mentre una folla di curiosi riprende il fatto con i propri cellulari.
Risultato? Dave finisce su YouTube, i media parlano di lui appellandolo "supereroe", i cittadini lo acclamano, e lui trova finalmente il nome per il suo alter-ego: Kick Ass.
Questo è solo l'incipit della Storia. Una storia che mi sento di consigliare caldamente a chi ama il fumetto "adulto", e soprattutto a coloro che amano le storie e i lavori di Miller. Kick Ass è molto violento, non mancano le scene truculente e sanguinarie. Soprattutto è molto "reale". A differenza di quanto accade in un "fumetto", qui una coltellata in pancia, un pugno ben assestato o una bottigliata in testa causano gravi lesioni...
L'unica pecca del volume è che non ha fine. Bisognerà aspettare giugno per il volume conclusivo.
Peccato. Sono già in astinenza...
E Kick Ass è effettivamente un prodotto eccellente sotto ogni punto di vista, a cominciare dallo spunto narrativo, che, quantunque possa sembrare banale e semplicistico, ha proprio nella sua semplicità quel punto di forza che rende la narrazione e la storia geniale.
Come mai, infatti, nel mondo reale nessuno ha mai provato a diventare un Supereroe?
E' quello che si chiede Dave Lizewski, il protagonista della graphic novel, un quattordicenne come tanti, un amante dei fumetti e dei serial tv, un mediocre studente, un ragazzo innamorato della più strafica della classe (che ovviamente non se lo fila).
Mosso da quell'interrogativo e dal bisogno di aiutare gli altri (ma soprattutto a causa di una potente combinazione di disperazione e solitudine), Dave decide di provare a diventare un Supereroe, il PRIMO supereroe. Indossa una maschera e un costume verde (una tuta da sub comprata su eBay) e portando con sè una mazza, va in cerca del "crimine".
Ma qui siamo nel mondo reale, e durante il suo primo "scontro" con alcuni writers notturni, finirà non solo accoltellato, ma anche investito da un'automobile. Una convalescenza di sei mesi non riuscirà a sviarlo dai suoi propositi supereroistici e così, non appena tornato in salute, Dave ritorna a vigilare, salvando un ragazzo da un'aggressione di più individui, mentre una folla di curiosi riprende il fatto con i propri cellulari.
Risultato? Dave finisce su YouTube, i media parlano di lui appellandolo "supereroe", i cittadini lo acclamano, e lui trova finalmente il nome per il suo alter-ego: Kick Ass.
Questo è solo l'incipit della Storia. Una storia che mi sento di consigliare caldamente a chi ama il fumetto "adulto", e soprattutto a coloro che amano le storie e i lavori di Miller. Kick Ass è molto violento, non mancano le scene truculente e sanguinarie. Soprattutto è molto "reale". A differenza di quanto accade in un "fumetto", qui una coltellata in pancia, un pugno ben assestato o una bottigliata in testa causano gravi lesioni...
L'unica pecca del volume è che non ha fine. Bisognerà aspettare giugno per il volume conclusivo.
Peccato. Sono già in astinenza...
Tutto quello che Millar tocca diventa oro: la prima stagione di Ultimates è un capolavoro, Vecchio Logan splendido e Kick-Ass...bé, Kick-Ass spacca, c'è poco da aggiungere ^__*
RispondiEliminaEh beh, sì. A spaccare, SPACCA! :D
RispondiEliminail punto è che neanche il secondo sarà il volume conclusivo...con il secondo si chiude il primo arco narrativo ma kick-ass in realtà è una serie mensile e non una mini.In realtà gli ultimi numeri hanno subito ritardi per un po' a causa dei tempi di JRJr nelle consegne ma l'obiettivo dovrebbe essere quello...spero di non andare incontro ad un'altra di quelle serie infinite ma siamo sempre in mano alla Marvel e sappiamo le cose come vanno a finire...
RispondiEliminaAhhhh...che danno!! Io pensavo che fosse comunque conclusiva, come serie! In ogni caso, è intripposa come storia, se poi esce una volta ogni morte di papa, ne giova il portafoglio... :D
RispondiEliminaAh, Paolò...tu per caso hai letto (o avuto modo di vedere) Chosen (sempre di Millar)?
RispondiEliminama si trova nelle fumetterie?
RispondiEliminaSisi, in fumetteria... :)
RispondiEliminano purtroppo...niente chosen...aspetto con ansia Nemesis però sempre del Millar che è in uscita negli U.S.A.
RispondiEliminaEh quello lo aspetto pure io...Speriamo però non si debba aspettare secoli prima della proposizione italiana...
RispondiEliminaguarda, dato che la Icon è comunque una casa editrice affiliata alla Marvel, e qui in Italia la Panini ha l'esclusiva su ste robe qua non credo aspetteremo secoli ma almeno il tempo per accumulare un volume ci sta...penso se ne parli l'anno prossimo...
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