Ebbene sì. L'ho comperato di nuovo.
"Il Conte di Montecristo" non poteva mancare nella mia biblioteca personale.
Avrei potuto scaricarlo e inserirlo nel lettore eBook, certo.
Ma questo è uno di quei libri che si è obbligati a tenere. Volenti o nolenti.
Il libro l'avevo prestato qualche anno fa ad un mio amico, il quale asserisce di averlo perduto (come si faccia a perdere un "mattone" di 1000 pagine rimane per me un mistero, ma conoscendo l'amico è probabile - anzi, più che sicuro - che sia andato davvero perduto).
Perciò, consio del fatto che non avrei più rivisto la mia beneamatacopia, non appena l'altro giorno l'occhio è caduto sul megasconto del 50%, il mio cuore ha ceduto.
5 euro per "Il Conte di Montecristo" equivale a dire: "Te lo regaliamo".
Beninteso, l'avrei comprato comunque, prima o poi. Deborah sa che ogni tanto, da Feltrinelli, passandoci accanto, più di una volta l'ho preso in mano esclamando: "Mò me lo ricompro."
Ora però l'ho ricomprato per davvero.
Stessa edizione; stesso numero di pagine; stessa (magnifica) prefazione di Umberto Eco.
Il Conte di Montecristo è tornato a casa. E ora riposa tranquillamente tra "Il nome della rosa" e "Il Signore degli Anelli".
Il mio personale trittico libresco preferito è di nuovo unito.
"Il Conte di Montecristo" non poteva mancare nella mia biblioteca personale.
Avrei potuto scaricarlo e inserirlo nel lettore eBook, certo.
Ma questo è uno di quei libri che si è obbligati a tenere. Volenti o nolenti.
Perciò, consio del fatto che non avrei più rivisto la mia beneamatacopia, non appena l'altro giorno l'occhio è caduto sul megasconto del 50%, il mio cuore ha ceduto.
5 euro per "Il Conte di Montecristo" equivale a dire: "Te lo regaliamo".
Beninteso, l'avrei comprato comunque, prima o poi. Deborah sa che ogni tanto, da Feltrinelli, passandoci accanto, più di una volta l'ho preso in mano esclamando: "Mò me lo ricompro."
Ora però l'ho ricomprato per davvero.
Stessa edizione; stesso numero di pagine; stessa (magnifica) prefazione di Umberto Eco.
Il Conte di Montecristo è tornato a casa. E ora riposa tranquillamente tra "Il nome della rosa" e "Il Signore degli Anelli".
Il mio personale trittico libresco preferito è di nuovo unito.
Gran bel libro,fa una degna figura insieme agli altri che hai citato!
RispondiEliminaCioè ma poi mica l'hai ricomprato perchè vuoi rileggerlo?XD Nooo!Perchè lo devi far pigliare polvere XD Cioè manco hai pensato lontanamente di rileggerlo...però lo devi avere XD Tu si pazz' U_U
RispondiElimina@Marzo: denghiu! ;)
RispondiElimina@Debby: E chi te l'ha detto che non lo rileggo? :P
Ahaha come no, ci credo che lo leggi di nuovo asd (come hai letto musashi proprio XD)
RispondiEliminaEhe che carino questo post
RispondiEliminaPossediamo la stessa edizione, e - a quanto evinco - misà pure stessa passione per il superbo conte.
RispondiEliminaMagnifico.
E' incoraggiante, allora!
RispondiEliminaPs: ho visto il vostro blog. Molto, molto, molto interessante! :)
Visto che purtroppo ho la strana maledizione di essere attratta più dai classici (e classici moderni) con le copertine monocromatiche che dai contemporanei, devo dire che questo libro è stato più e più volte tra le mie mani ma ancora non ho osato acquistarlo... Ma lo so, presto sarà mio.
RispondiEliminaAnche se, devo dire, non potrà avere la stessa posizione di privilegio della tua edizione (anche i libri sono fortunati e non): vicino a Tolkien potrei anche collocarlo.. Ma metterlo accanto a "il nome della rosa" equivarrebbe a rintanarlo in un angolo perduto dei miei cassetti :O
Losoloso, "il nome della rosa" piace a tutti... :P