All’angelo Raziel viene dato il compito di risvegliare dai morti Levi detto Biff, il migliore amico di Gesù. Il compito di Biff (chiamato in questo modo poiché sempre molto avvezzo a Biffsticciare) è quello di redigere un nuovo vangelo, secondo il suo punto di vista. Un vangelo che racconti per filo e per segno tutta l’infanzia, l’adolescenza e la maturazione del Messia. E “Il Vangelo secondo Biff” di sorprese ne riserva a bizzeffe…
Se “Il Vangelo secondo Biff” fosse un vangelo canonico probabilmente sarei tra i più fervidi credenti. Ed è davvero un peccato che non lo sia, talmente un peccato che, una volta arrivati alla fine del libro, si spera davvero che le cose siano andate così come Biff le ha raccontate.
E’ un libro leggero e divertente, che però riserva diversi piani di lettura. Innanzi tutto si vede il lavoro di documentazione storica dell’autore (come spiega anche lui stesso nell’apposita appendice finale), e ogni personaggio, così come ogni situazione proposta è assolutamente calato in un preciso e particolare contesto.
Naturalmente il punto di forza del romanzo (pardòn, del Vangelo) sono i due protagonisti principali: Biff, voce narrante, e Gesù.
Biff è un personaggio memorabile, furbissimo, lestissimo e sempre incline alla battuta. Crede di aver inventato il “sarcasmo”, di cui fa largo uso, è un donnaiolo senza speranza nonché un vero e proprio “peso massimo” tra i peccatori. Gesù invece è una figura tormentata. Sa benissimo di essere il Messia figlio di Dio sin dalla più tenera età, ma non sa assolutamente come riuscire a compiere al meglio il suo ministero. Ecco perché ha bisogno di un vero e proprio training “messianico”, ed ecco perché, assieme all’inseparabile Biff, decide di andare a trovare i Re magi, quei sapienti che, quand’era un neonato, vennero ad adorarlo dal lontano oriente.
Il viaggio di Biff e Gesù tra Medio Oriente, Cina e India è sicuramente la parte più interessante di tutto il romanzo. Da Gaspare, Melchiorre e Baldassare, Gesù e Biff studiano la filosofia orientale, si imbattono nei testi di Lao Tzu, Sun Tsu e Confucio, divengono monaci buddhisti (anzi, veri e propri monaci shaolin), imparano il kung fu, “inventano” il judo, si tramutano in fachiri, sconfiggono demoni, diventano alchimisti, si destreggiano con i poemi vedici (e col kamasutra), spaventano Kalì e i suoi adepti, imparano il fachirismo e si trovano a vivere una serie di avventure divertentissime e spettacolari. Biff imparerà a conoscere meglio il mondo, mentre Gesù imparerà a essere più “umano” e meno “divino”.
Probabilmente la parte più debole del romanzo è quella finale, quella sulla Passione di Gesù. Personalmente mi sarei aspettato un “twist” di qualche genere o un colpo di scena con i fiocchi, invece del finale che Moore ci propone. Nonostante questo, devo dire che “Il vagelo secondo Biff” è sicuramente il libro che più mi è piaciuto quest’anno (fin’ora).
Sottilissima (quasi invisibile) la critica alle religioni mossa da Moore, che comunque riesce a far filtrare il messaggio che, sotto sotto, tutte le religioni tendono fondamentalmente a divulgare lo stesso identico messaggio. Decisamente lodevoli anche i richiami a precisi passaggi biblici ed evangelici.
Ma d’altronde, per quanto “divertente” (e un po’ fumettistico) sempre di un Vangelo stiamo parlando…
Straconsigliato.
Se “Il Vangelo secondo Biff” fosse un vangelo canonico probabilmente sarei tra i più fervidi credenti. Ed è davvero un peccato che non lo sia, talmente un peccato che, una volta arrivati alla fine del libro, si spera davvero che le cose siano andate così come Biff le ha raccontate.
E’ un libro leggero e divertente, che però riserva diversi piani di lettura. Innanzi tutto si vede il lavoro di documentazione storica dell’autore (come spiega anche lui stesso nell’apposita appendice finale), e ogni personaggio, così come ogni situazione proposta è assolutamente calato in un preciso e particolare contesto.
Naturalmente il punto di forza del romanzo (pardòn, del Vangelo) sono i due protagonisti principali: Biff, voce narrante, e Gesù.
Biff è un personaggio memorabile, furbissimo, lestissimo e sempre incline alla battuta. Crede di aver inventato il “sarcasmo”, di cui fa largo uso, è un donnaiolo senza speranza nonché un vero e proprio “peso massimo” tra i peccatori. Gesù invece è una figura tormentata. Sa benissimo di essere il Messia figlio di Dio sin dalla più tenera età, ma non sa assolutamente come riuscire a compiere al meglio il suo ministero. Ecco perché ha bisogno di un vero e proprio training “messianico”, ed ecco perché, assieme all’inseparabile Biff, decide di andare a trovare i Re magi, quei sapienti che, quand’era un neonato, vennero ad adorarlo dal lontano oriente.
Alla scoperta dei Re Magi...
Il viaggio di Biff e Gesù tra Medio Oriente, Cina e India è sicuramente la parte più interessante di tutto il romanzo. Da Gaspare, Melchiorre e Baldassare, Gesù e Biff studiano la filosofia orientale, si imbattono nei testi di Lao Tzu, Sun Tsu e Confucio, divengono monaci buddhisti (anzi, veri e propri monaci shaolin), imparano il kung fu, “inventano” il judo, si tramutano in fachiri, sconfiggono demoni, diventano alchimisti, si destreggiano con i poemi vedici (e col kamasutra), spaventano Kalì e i suoi adepti, imparano il fachirismo e si trovano a vivere una serie di avventure divertentissime e spettacolari. Biff imparerà a conoscere meglio il mondo, mentre Gesù imparerà a essere più “umano” e meno “divino”.
Il Judo l'ha inventato Gesù. Sapevatelo...
Probabilmente la parte più debole del romanzo è quella finale, quella sulla Passione di Gesù. Personalmente mi sarei aspettato un “twist” di qualche genere o un colpo di scena con i fiocchi, invece del finale che Moore ci propone. Nonostante questo, devo dire che “Il vagelo secondo Biff” è sicuramente il libro che più mi è piaciuto quest’anno (fin’ora).
Sottilissima (quasi invisibile) la critica alle religioni mossa da Moore, che comunque riesce a far filtrare il messaggio che, sotto sotto, tutte le religioni tendono fondamentalmente a divulgare lo stesso identico messaggio. Decisamente lodevoli anche i richiami a precisi passaggi biblici ed evangelici.
Ma d’altronde, per quanto “divertente” (e un po’ fumettistico) sempre di un Vangelo stiamo parlando…
Straconsigliato.
Non l'ho letto e devo dire che sembra veramente interessante... peccato che mi ricordi troppo Il Vangelo secondo Gesù Cristo di Saramago. L'idea di base è la stessa e si vede. È difficile, però, che sia venuto bene come il libro di Saramago. Lui ha fatto studi approfonditi dei Vangeli e della vita dell'epoca, cacciando la sacra famiglia nella cruda umanità (del tempo e non) e facendo una critica asprissima alle religioni e al concetto di Dio. Ha ribaltato letteralmente tutta la storia dei Vangeli; alla fine del libro viene veramente voglia di dire, riguardo a Gesù: "Umano, troppo umano". E ci si appassiona e ci si sente molto vicini e simili a Gesù.
RispondiEliminaForse il libro di Moore vuole essere meno serioso, e questo è un pregio, ma mi suona molto simile al libro di Saramago... se non l'hai già fatto, leggilo. Te lo consiglio molto appassionatamente: Saramago è uno dei miei autori preferiti.
Decisamente no, Mattia. Sei fuori strada. :)
EliminaSono due libri completamente all'opposto, credimi.
Ho letto Il vangelo secondo Gesù, un vero e proprio capolavoro, ma tra il libro di Saramago e quello di Moore c'è un completo abisso e una totale disparità di cose raccontate. :)
Speravo in una risposta del genere... a me l'accostamento era venuto scontato e speravo venisse negato. Mi ricorderò, allora, di questo libro, spero di riuscire a procurarmelo.
EliminaSe riesci a recuperarlo, soprattutto perchè hai letto Saramago, sono convinto che lo apprezzerai tantissimo. :)
Eliminami hai incuriosita parecchio! Mi sa che prossimamente mi cimenterò in questa lettura... :)
RispondiEliminaPoi nel caso fammi sapere! :D
Eliminaok, volentieri! :)
EliminaCerto che la fantasia non conosce limiti! XD
RispondiEliminaMi ha incuriosito molto, lo leggerò!
Merita tantissimo, è davvero un libro splendido!
EliminaOoh finalmente lo hai letto anche tu, e come vedo, naturalmente, non potevi che essere entusiasta di un libro del genere :D
RispondiEliminaLe Battute, la storia, i personaggi...come ho detto tempo fa, Moore è incredibile ;)
Quando arrivano davanti alla muraglia cinese e Biff propone di fare il giro e passare da dietro, con quel "un mese dopo ritornammo indietro al punto di partenza" ho riso per mezz'ora. Grandissimo libro, per davvero. :)
Eliminaio lessi "Un lavoro sporco" e mi piacque molto, lessi la trama di questo e mi piacque molto ma lasciai perdere per il prezzo, sapete per caso se è uscita una edizione economica?
RispondiEliminaUn lavoro sporco è in lista...
EliminaDi questo non so dirti sul prezzo, l'ho letto "a scrocco" sul lettore. Ma se me lo trovo davanti, prima o poi lo prendo anche cartaceo.
Meraviglia!! Dopo questo post di più di un anno fa' e dopo aver tenuto il libro nella mia wishlist di Amazon per troppo lo ho trovato e letto. Devo dire che è uno dei pochi libri che mi ha tenuto incollato dall'inizio alla fine (anche se un po' "debole" come dici anche tu) una lettura spassosa (ridere di gusto per una battuta in un libro e una cosa fantastica) Ancora una volta ti ringrazio per lo splendido consiglio! Straconsigliatissimissimo... XD
RispondiEliminaoltre ciò quasi per ridere gli ho scritto dei complimenti tramite la sua pagina di facebook e mi ha risposto!! :D
EliminaLieto che l'abbia recuperato. Come scrissi l'anno scorso tra i commenti, poi l'ho comprato anche cartaceo. :D
Elimina